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 Ascanio Celestini al teatro Goldoni di Livorno

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Arbe
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MessaggioTitolo: Ascanio Celestini al teatro Goldoni di Livorno   Ascanio Celestini al teatro Goldoni di Livorno Icon_minitimeMar Ott 28, 2008 7:52 pm

Ascanio Celestini in Scemo di guerra.
Sarà Ascanio Celestini, uno degli autori ed interpreti più noti ed affermati del Teatro di narrazione in Italia ad inaugurare il cartellone 2008-2009 della Stagione di prosa della Fondazione Teatro Goldoni: mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre, alle ore 21 presenterà “Scemo di guerra”, uno spettacolo che fin dalla sua prima apparizione alla Biennale di Venezia nell’ottobre 2004 non ha mai cessato di coinvolgere ed incantare il pubblico con la forza trascinante della sua meravigliosa capacità narrativa. Un testo che ottenne subito il premio UBU, il riconoscimento più importante di teatro in Italia....

Giovedì 30 ottobre alle ore 17 in Goldonetta, per il ciclo di iniziative “Il Cerchio” del Goldoni, Ascanio Celestini incontrerà il pubblico livornese, per dialogare sul senso e sui temi che il suo spettacolo solleva insieme ad alcuni testimoni e protagonisti della resistenza civile e politica degli anni di guerra.

http://www.ascaniocelestini.it


Scemo di guerra (dal sito uff. www.ascaniocelestini.it)
Fabbrica e La Biennale di Venezia
presentano
- SCEMO DI GUERRA -
Roma, 4 giugno 1944
uno spettacolo di Ascanio Celestini
Mio padre raccontava una storia di guerra. Una storia di quando lui era ragazzino. L’ho sentita raccontare per trent’anni.
È la storia del 4 giugno del 1944, il giorno della Liberazione di Roma. Per tanto tempo questa è stata per me l’unica
storia concreta sulla guerra. Era concreta perché conoscevo le strade di cui parlava. Conoscevo il cinema Iris dove
aveva lavorato con mio nonno e poi era concreta perché dopo tante volte che la ascoltavo avevo incominciato a
immaginarmi pure i particolari più piccoli del suo racconto. Ogni volta che raccontava faceva delle digressioni,
allungava o accorciava il discorso inserendo episodi nuovi o eliminando parti che in quel momento considerava poco
importanti. Così quando ho incominciato a fare ricerca ho deciso di registrarlo e provare a lavorare sulle sue storie.
Da queste storie nasce Scemo di guerra.
Nello spettacolo si ritrovano alcuni avvenimenti molto conosciuti come il bombardamento di San Lorenzo o il
rastrellamento del Quadraro con più di mille persone deportate. Alcuni fatti sono veramente accaduti a lui come quando
ha rischiato di farsi ammazzare mentre raccoglieva una cipolla. Alcuni sono altrettanto veri, ma li ho ascoltati da altre
persone come la storia del soldato seppellito vivo all’Appio Claudio. Certe cose me le sono inventate io o le ho prese da
altri racconti di altre guerre che mi è capitato di ascoltare.
Adesso credo che questa sua storia per me sia diventata il modo per mantenere un duplice legame sentimentale: quello
politico con la mia città e quello umano con mio padre.
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Mio padre era nato a Roma nel 1935.
Era nato al Quadraro che è una borgata di Roma. Stava a via dei Laterensi 35 in un palazzo fatto a forma di bara e tutti
lo chiamavano il palazzo a cassa da morto.
Mio padre era il secondo di quattro fratelli, ma un giorno mi raccontò che tra mio zio Ernesto che era il primo e lui ai
miei nonni gli era nato un altro figlio che volevano chiamare Gaetano, ma ‘sto figlio era nato morto. Così quando
nacque mio padre, in omaggio al fratello lo chiamarono Gaetano pure a lui. Ma chiamarlo in quella maniera gli faceva
impresione ed è per questo motivo che mio padre venne sempre chiamato Nino, invece che Gaetano come il fratello
morto.
Mio padre andava a lavorare al cinema Iris a Porta Pia con mio nonno che faceva la maschera, le pulizie e il guardiano
notturno.
Mio padre aveva 8 anni quando arrivò il 4 giugno del 1944.
Quel giorno mio padre vide i soldati fermi all’Arco di Travertino. Mio padre raccontava che nessuno capiva di che
esercito si trattasse. Qualcuno pensava che finalmente fossero gli americani. Qualcuno pensava che fossero ancora i
tedeschi. Qualcun’altro temeva che fossero tedeschi travestiti da americani.
Mio padre raccontava spesso di un barbiere che c’aveva le mani belle, ma tornato dalla guerra il barbiere s’era messo a
fare l’elemosina.
Mio padre raccontava pure di un vecchio che faceva il guardiano dei porci per il principe Torlonia. Dice che aveva
scavato una buca e c’aveva nascosto un maiale per non farselo rubare dai tedeschi. Mio padre diceva che questo vecchio
aveva camminato scalzo per tutta la vita.
Certo volte mio padre diceva che le scimmie sono animali intelligenti e diceva che pure le mosche sono intelligenti.
Diceva che sono bestie perfette perchè tutti l’esseri umani al mondo rischiano di morire di fame tranne le mosche. Le
mosche si mangiano i morti e la merda. Il mondo è pieno di merda e di morti e le mosche non muoiono mai di fame.
In tempo di guerra mio padre raccoglieva le pigne sugli alberi dell’Appio Claudio e un giorno vide un tedesco seduto
sotto un pino. Il tedesco s’era levato l’elmetto e mio padre gli pisciò in testa per fargli uno scherzo. Il tedesco gli sparò
addosso e ci mancò poco che ammazzasse mio padre.
Mio padre diceva che il tedesco c’aveva una chiazza rossa sulla faccia, una specie di voglia.
Mio padre diceva che una volta gli avevano sparato addosso per colpa di una cipolla e diceva pure che durante la guerra
ha rischiato di morire tante volte.
Diceva “Questa è la vita che si faceva in quell’epoca, sotto i bombardamenti ...la vita dei ragazzini” ...

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Lo spettacolo ha debuttato l’1 e il 2 ottobre 2004 a La Biennale di Venezia
La casa editrice Einaudi ha pubblicato il romanzo Storie di uno scemo di guerra nel 2005, nella collana Arcipelago
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MessaggioTitolo: Re: Ascanio Celestini al teatro Goldoni di Livorno   Ascanio Celestini al teatro Goldoni di Livorno Icon_minitimeVen Dic 12, 2008 6:23 pm

Voglio Ascanio a Caserta Sad

..ma fammi capì ma che ci sono topic preferenziali per i tuoi concittadini !? tzè
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Arbe
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MessaggioTitolo: Re: Ascanio Celestini al teatro Goldoni di Livorno   Ascanio Celestini al teatro Goldoni di Livorno Icon_minitimeMer Dic 24, 2008 11:41 pm

io metto gli avvenimenti che sono in zone limitrofe te se vuoi metti i tuoi steste
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