Se non puoi batterli, imitali. Anzi, diventa il tuo avversario, reincarnalo e riproponilo nelle tue vesti e nelle tue parole. E’ la mossa di Microsoft con la nuova versione dei suoi servizi Windows Live che da oggi dovrebbe andare in linea. Qualcuno ha inteso che Microsoft facesse un’alleanza con Facebook. Errore, semmai “fa” Facebook. Fa ciò che Microsoft ha sempre fatto: imitare per superare. Attività legittima e spesso vincente. Da oggi quindi abbiamo il social network di Bill Gates. In cosa consiste?
I servizi- Finora alla pagina di Windows Live sono stati disponibili, oltre al motore di ricerca: la posta (hotmail), un servizio per creare una propria pagina (spaces), il sistema di messenger (MSN). Da oggi questi servizi vengono ampliati, unificati ed ulteriormente integrati per far sì che risultino come un vero e proprio servizio di comunicazione tra le persone e un luogo di social networking (Sebbene sia in inglese, questo video spiega con un efficace cartone animato le caratteristiche e la “filosofia” del nuovo servizio).
Uno dei collaudatori del nuovo sistema scrive oggi (in inglese) che il nuovo Windows Live “è Facebook nelle sue carateristiche di fondo di social network ma non nella struttura e nel disegno”. Il ragionamento di Microsoft è stato supperggiu’ questo: noi disponiamo di tutti i servizi che Facebook mette a disposizione e in alcuni di questi servizi siamo migliori - per esempio il messenger. Perché non riproporre i nostri servizi in quella forma, in quella presentazione Facebook-like che sta avendo tanto successo da guadagnarsi prime pagine e telegiornali in ogni parte del mondo?
Difficile non comprendere le buone ragioni di questa logica aziendale, anche perché basata su servizi, forse non attraentissimi per i raffinati del web, ma di chiaro e accertato successo di massa.
Una struttura “quasi” aperta - Ma poiché quello del web 2.0 è un mondo che non ammette barriere doganali e mentali, windows live si pone anche come piattaforma. Non “aperta”, nel senso che chiunque può aggiungere nuovi servizi di propria creazione, ma con la proposta di un gran numero di nuove funzionalità realizzate attraverso partnerhsip con terzi: da Flickr (il notissimo servizio di auto pubblicazione di immagini) e LinkedIn (bio e curriculum on line), Pandora (servizio di internet radio), Photobucket (ancora immagini), Twitter (microblogging in formato sms), WordPress (piattaforma per la pubblicazione di blog) e Yelp, un portale di servizi nei quali le informazioni, sotto forma di segnalazioni e recensioni, sono fornite volontariamente dai partecipanti/lettori.
Altri - dice Microsoft- se ne aggiungerann. Ci sono eslcusioni? Oh sì: quelle che si notano per prime sono MySpace e Facebook, i più diretti e pericolosi concorrenti.
Una console di comando - La logica di questa costruzione quindi non è più l’offerta claustrofobica che per quasi un decennio ogni player internet ha messo davanti ai suoi potenziali utenti. Entrate nel mio “sistema”, dentro i miei contenuti e servizi troverete tutto ciò che vi serve e non avrete bisogno di mettere più il naso fuori. Qui un passo avanti è stato fatto. L’offerta è: eccovi una “console” di comando dalla quale potete usare i servizi di comunicazione ed espressione personale della Microsoft e quelli di tanti altri, esclusi i troppo grossi. L’obiettivo resta quello di sempre ed è anche dichiarato: conquistare quanto più fette sempre più grandi del tempo delle persone, per poi offrirlo sul piatto della pubblicità agli investitori.
E’ forse il massimo che Microsoft possa fare in questo momento, come sforzo di apertura e sopravvivenza. Che possa bastare a farle recuperare le posizioni perdute è da vedere. Ma l’operazione a quelli di Redmond è già riuscita altre volte, tante volte che li davano già per spacciati. Quando uscì Netscape, il primo browser di massa (altri ve n’erano stati prima), si disse: “Microsoft è finita., i suoi nemici hanno il 90 per cento del mercato” Poi nacque Explorer… E quelli, oggi, come tante altre volte, ci riprovano. Imitare per sopravvivere (e vincere)
fonte: la repubblica.it